Tribunale di Milano, sentenza n. 2098/2017, del 11 ottobre 2017
Non configura il delitto di calunnia ex art. 368 c.p. l’attribuzione di un reato ad un soggetto, quando l’agente non ha l’intenzione di incolparlo ingiustamente, sapendolo innocente.
Nell’ambito del delitto di calunnia non vi è responsabilità penale per l’attribuzione di un reato ad un soggetto, quando l’agente non ha l’intenzione di incolparlo ingiustamente, sapendolo innocente, per difetto dell’elemento soggettivo (Nello specifico, a seguito di un incidente stradale l’imputato, sebbene avesse subito lesioni, suggeriva all’altro soggetto di allontanarsi, con l’accordo che l’altro soggetto avrebbe sporto una falsa denuncia di furto del veicolo, mentre l’imputato avrebbe dichiarato che il guidatore dell’altro veicolo si era immediatamente dato alla fuga.)