Tribunale di Brescia, sentenza n. 2839/19, del 24 luglio 2019.
L’allievo di un corso di immersione subacqueo deve essere in grado di risolvere le problematiche in base al suo grado di esperienza.
Nell’ambito di una immersione subacquea di corso vi è differenza tra i corsi di primo livello (open-water) in cui l'attenzione degli istruttori deve essere massima, e quelli, man mano avanzati, in cui gli allievi iniziano a godere di qualche autonomia: in particolare, nell'ambito di tali corsi, gli allievi devono essere in grado di risolvere le situazioni di emergenza che si possono inevitabilmente verificare e la corretta gestione dell’istruttore subacqueo della difficoltà consiste nel verificare come l'allievo è in grado di risolvere il problema. (Nello specifico l’istruttore ed il responsabile della associazione subacquea accusati di omicidio colposo ex art. 589 c.p. per la morte di un allievo durante una immersione di corso subacqueo avanzato (Deep Diving) non sono stati ritenuti responsabili del mancato rispetto da parte dell’allievo di norme di cautela che avrebbe dovuto conoscere e rispettare).