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Attendibilità dell'imputato

 

Tribunale di Milano, sentenza n. 10053/2017, del 17 ottobre 2017.

 

La versione dei fatti dell’imputato, alternativa a quella della persona offesa, viene creduta se vi sono elementi di natura oggettiva che la sostengono.

 

In tema attendibilità delle dichiarazioni dell’imputato, se non vi sono elementi di natura oggettiva che possano accreditare maggiormente la versione resa dalla persona offesa rispetto a quella dell’imputato, viene ritenuta vera quest’ultima (Nello specifico la persona offesa, che si era poi sottratta all’esame in Tribunale, sosteneva in querela che l’imputato avesse reagito ad un semplice saluto sferrando un pugno al volto, che cagionava la frattura del pavimento orbitario sinistro. L’imputato invece, sentito in udienza, spiegava di essere un venditore ambulante provvisto di regolare licenza e che la persona offesa si era abusivamente messa vicina col suo banco per vendere la sua merce. Alla richiesta dell’imputato di andarsene conseguiva un diverbio e la persona offesa lo colpiva con un ombrello che cagionava una contusione all’avambraccio, provata da referto medico, e per porre fine alla aggressione l’imputato reagiva con un pugno al volto della persona offesa.) 

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